Qui di seguito la traduzione del blog di GACKT
Permettetemi di presentarvi un po’ di quello che ho postato sul Magazine Blog questa volta.
Dategli un’occhiata.
La versione completa è qui.
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Sono qui.
Sono appena tornato dal Tohoku (zona nord-est nel Honshu)
Mi vengono in mente molti pensieri, un nuovo sentimento ribollisce (dentro di me).
Provo un po’ a pensare a proposito di questi ultimi giorni.
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di fretta alla stazione di Tokyo

sono rientrato in città dall’estero in piena notte e qualche ora dopo mi sono diretto verso la stazione di Tokyo.
Qualche giorno prima, ho sentito che Tokyo era stata colpita da una raffica violenta di sabbia gialla

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cosa sta succedendo al Giappone…?!
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al binario del Tohoku shinkansen

quando sono salito al binario, una raffica di vento freddo mi ha colpito la faccia.
Oggi il vento soffia ancora più forte e sembra impossibile che fino ad ieri ci fosse il caldo proveniente da HongKong.
Mi sono fatto largo tra la folla fino a raggiungere la carrozza del treno.

Fino a qualche anno fa non ero molto pratico del Tohoku shinkansen, ma adesso mi sono abituato
ad usarlo.

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mi sono abituato allo shinkansen “Komachi”

Oggi sembra proprio che ci sia molta gente.
Sarà forse perché oggi è l’11 marzo…
Fa comunque freddo al binario.

Ma oggi il bel cielo azzurro sembra che sia stato scarabocchiato con della pittura bianca come nei graffiti.

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Il binario della stazione di Tokyo gremita di gente

sono salito velocemente sul treno,
così è iniziato il meeting di oggi
in cui si è deciso di parlare di molte cose passate
ma le parole ad un certo punto si sono bloccate
e la conversazione con lo staff si è spenta.

Ci sono cose che tra noi non sono ancora state ben definite.

Nel frattempo siamo arrivati alla stazione di Sendai.

La stazione di Sendai era gremita di persone
Sembrava perfino più animata del solito.

Mi piace molto lo scenario della stazione di Sendai
Per qualche motivo se lo guardo il mio cuore si calma

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per qualche motivo vedere la gente indaffarata mi rende felice

dopo sono salito in auto
e mi sono diretto verso la stazione di una radio locale
e mano a mano che procedevo il panorama cambiava velocemente.
Siamo usciti dalla zona dei grattacieli e poco dopo in un attimo si estendevano già i campi.

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Ad ambo i lati grandi risaie si estendevano all’infinito

quando vengo a Sendai il mio autista, che è un mia persona fidata, mi fa come sempre un resoconto dettagliato della situazione attuale, ma sono molte le volte in cui non si esprime positivamente.
è perche non vede molti progressi.

Dove c’è la linea di demarcazione che divide i luoghi danneggiati e non danneggiati, all’improvviso il paesaggio cambia
Ora mi sto dirigendo alla stazione radio che è nella zona interna che non è stata colpita da questo disastro.

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la stazione radio locale

Questa radio continua a mandare in onda informazioni principali raccolte riguardanti il disastro.
Ascoltando questa radio, sono molte le persone che hanno evitato il pericolo.
Perciò anche oggi questo programma continua ad essere trasmesso.

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giacche consumate, i sentimenti di ciascuno sono rappresentati dal marchio che hanno sulla schiena

Anche se in questi anni l’importanza della radio si sta assottigliando,
durante certi terremoti è stato possibile verificare il valore delle cose vecchie.
In quel momento, in mezzo al freddo, gli ascoltatori di molte aree colpite dal disastro che stavano ascoltando la radio sono stati probabilmente incoraggiati da essa.

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entrata della stazione radio locale

con il DJ Sawada Tomomi, che dentro a un piccolo stand sta lavorando a tutto quanto da solo, ho riflettuto sul disastro accaduto.

anche ora, dobbiamo richiamare l’attenzione delle persone sulla ricostruzione che non sta progredendo molto.
I lavori presso le zone colpite dal disastro sono molto più lenti di quanto ci si potesse immaginare.
Ma ci sono ancora zone in cui non è praticamente arrivato nessun aiuto.

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momento in cui stanno discutendo insieme a proposito del disastro

In realtà anche se stiamo dicendo queste parole,
è ovvio che nessun può immaginare quanti progressi per la ricostruzione siano stati fatti.

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facciamo la promessa di ritrovarci ancora la prossima volta

Il fatto che i media non trasmettano tutta la situazione attuale potrebbe dipendere da delle condizioni che favoriscono gli stessi media. La manipolazione dei media in queste situazioni è molto forte eccetto quando è successo il Grande Terremoto di Kobe (1995)

Dopo la stazione radio, ci siamo diretti a una cerimonia di offerte floreali a Tagajo
In cui saltavano all’occhio gli edifici che erano stati velocemente distrutti dal disastro.

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una rete metallica distrutta che non è ancora stata riparata

In molti luoghi sono ancora rimaste cicatrici di quel momento.
All’inizio avevo intenzione di presenziare anche a una cerimonia commemorativa ,
ma dopo aver pregato alla cerimonia floreale per le persone scomparse nel disastro,
era in programma di andare subito in un altro luogo
così di fretta vi ho partecipato e ho preso posto.

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cerimonia commemorativa nella città di Takajo

Le persone dell’ufficio del comune di Takajo volevano che noi, che li abbiamo supportati con delle attività nel momento del disastro, fossimo presenti assieme alle famigli in lutto ad altri che hanno portato supporto.

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molte foto della situazione di quel momento raccolte da diverse persone

Ci siamo seduti e subito dopo la cerimonia è iniziata.
La cerimonia è proseguita in modo solenne e in molti si sono commossi.
Forse perché a molti sono ritornati in mente i ricordi delle persone che vivevano in pace insieme fino al giorni dell’incidente.

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la cerimonia procede solennemente

Mi sono seduto in fondo alla sala.
durante la cerimonia mi sono venuti in mente questi ultimi due anni e ho notato che avevo le mani sudate.

Subito dopo il disastro, ho supportato le attività con forza e per circa un mese non ho quasi dormito.
Ho perso anche diversi chili.

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rispondo brevemente a qualche giornalista

Quando stavo cercando di lasciare il luogo dell’incontro, sono stato fermato da alcuni giornalisti.
Dopo una breve intervista e dopo esserci diretti nella scuola elementare in cui avevamo girato il filmato degli YFC, ci siamo diretti verso la costa.

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l’altezza delle erbacce dimostra da quanto tempo le persone non ci sono più entrate.

Si dice che anche la scuola elementare dovrà essere demolita.
Lo staff mi ha fatto fare un ultimo giro per vederla.
Ha attirato il mio sguardo il fatto che non era cambiato nulla poco dopo il disastro.

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la palestra della scuola

Anche ora vedo che l’edificio scolastico, che sembra stia per collassare, non so come, sta facendo di tutto per rimanere in piedi in questa forma.
Presto si inizierà con la demolizione.
La scuola, che si mostra con ancora quell’aspetto tragico, e la palestra non hanno più quel loro aspetto che avevano prima del disastro.

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la scuola che sta per collassare

Anche lo staff (della scuola) ci ha raccontato in modo commovente il modo in cui vedono la lenta ricostruzione e lo stato delle cose che è più o meno lo stesso di due anni fa.
Eppure tutti possono vedere che è una cosa che richiede molto tempo.

Davanti alla scuola elementare c’erano molte case, ma ora non ne è rimasta più nemmeno una.

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una pietra commemorativa isolata e solitaria

Ciò che è rimasto è solo il perimetro delle fondamenta delle case in cui all’interno crescono rigogliose le erbacce.
Un bambino stava piangendo all’interno di un perimetro, senza dubbio penso che quella fosse stata la sua casa.
Sembrava così mortificato, si stava rivolgendo a qualcosa in mezzo al terreno e noi non potevamo fa altro che osservarlo.

Poi ci siamo mossi lungo la costa.
Molti degli alberi che facevano da frangivento sono scomparsi.
Il motivo per cui gli alberi non hanno più i rami è perché per molto tempo sono stati immersi nell’acqua salata.
Si può subito capire non solo l’altezza dell’onda dello tsunami, ma anche la profondità che si è creata subito dopo.

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alberi frangivento lungo la costa

In questo luogo, in cui non vi è più nulla, è stata costruita una statua di Kannon (divinità buddhista della misericordia) per osservare lo scenario.
Prego fervidamente perché vorrei tanto che tutto tornasse alla normalità.
Ci sono molte persone che pregano.
pregando dal profondo del cuore che qui un giorno velocemente la vita possa ritornare come in passato.

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Arahama misericordioso Kannon

Per restituire normalità alla vita è necessaria molta forza.
Durante gli spostamenti, davanti ai miei occhi si estendono dei campi, che sono stati incavati nella terra.
Per ripristinare i campi, che sono stati sommersi dall’acqua salata e che quindi non potranno più essere utilizzati, si dovrà sostituire la terra.
Comunque sembra come se nessuno sappia se si potrà mai ritornare alla normalità.

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campi incavati nella terra

Sono passati due anni dal terremototsunami
e la situazione attuale non è più stata molto presa in considerazione dalle notizie dei media.
ci sono ancora un sacco di cose che dovremmo fare
e un po’ alla volta noi dobbiamo fare le cose che possiamo fare,
anche se non sono grandi cose, vanno bene lo stesso.
che ciascuno faccia del suo meglio quando può
e per non dimenticare mai.
Per il nostro futuro.

Bene, per oggi è tutto, a presto.

GACKT

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